Siedi e contempla


Guarda l’orizzonte con gli occhi di un gabbiano scrutatore, guarda e osserva come l’occhio tradisce la percezione umana, nel tentativo di afferrare la linea di confine che separa terra, monti, mare e cielo dall’uomo, così piccolo nell’immensità dell’Universo. Siedi e ascolta, anche se non è il (tuo) tempo di arrestare il fiato, trattieni il respiro per un attimo, dopo aver inalato le essenze della terra che si mescolano con le fragranze dell’arte sapiente di dare gusto al sapore delle cose.uid_1170333cb0c_580_0.jpg

Questo “sapere” è arte acquisita nelle fibre dell’uomo, tramandata da corteccia di vite a corteccia dell’uomo. Osserva l’imbiondire degli acini al sole, non dimenticarne il riflesso, la lucentezza che risplende come oro al sole, quando è pronta ad essere colta dalla mano dell’uomo, irradia più luce che mai ed emana profumi intensi. Cattura la rigogliosità d’ogni cosa. La terra pronta è fertile, la radice ben piantata, erge orgogliosa e  robusta nel diramarsi  tra le infinite foglie; le più piccole e  tenere si fanno spazio assetate di venir fuori, le grandi già robuste, sono irte sui rami a reggere il peso di tanti frutti, ognuno ricco di un unico seme: l’amore e la cura che saranno succo di vita…

Ora che hai inciso ”il nastro” nella tua memoria, ora che è parte di te, dei tuoi ricordi, potrai ripetere questo rito, seminare i vinaccioli in ogni cuore, tramandarne l’essenza di generazione in generazione, così vedrai, anche tu, come me, crescere e moltiplicarsi i frutti delle tue opere…

Vivrai in ogni grappolo, in ogni sorriso di ogni nascituro, in ogni cammino di un sogno che s’avvera, sarai parte del succo, in ogni  tralcio di vite…

*tranche de vie- in ricordo di me e mio nonno Nicola

3 commenti

  1. sara ha detto:

    ciao…mi ricorda moltissimo alcuni passi di un libro bellissimo della allende che ho letto recentemente…”ritratto in seppia”…che ti consiglio davvero di leggere…in tutti i casi…all’interno di questo libro cè un personaggio…un fotografo…che ha perso la vista e insegna ai suoi allievi a osservare sempre tutto nei minimi particolari…di osservare ogni colore,dettaglio,emozione…è difficile ora come ora riuscire a riportare nel dettaglio tutti i suggerimenti di questo personaggio ma è un passo che mi ha colpito davvero molto…solo che non ho ancora imparato ad osservare…sarà che ho 15 anni…che sono presa da mille altre cose…ma anche se ci provo non riesco ancora a capire cosa significa riuscire a osservare veramente e non di sfuggita…ciao sara

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  2. giulia ha detto:

    Tocchi un tasto a me caro e lo sai… è molto bello leggerti sempre. Fai vibrare quelle corde che spesso dimentichiamo esistere dentro di noi o che mettiamo a tacere. Un abbraccio, Giulia

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  3. demi4jesus ha detto:

    “..guarda e osserva come l’occhio tradisce la percezione umana, nel tentativo di afferrare la linea di confine che separa terra, monti, mare e cielo dall’uomo, così piccolo nell’immensità dell’Universo”

    Leggendo queste tue parole mi è venuto in mente tutto quello che ho imparato questo periodo, vivendo.
    La “vista” umana spesso non è in grado di cogliere tutte le sfumature e i dettagli di ciò che ci è intorno ma ancor più di ciò che abita dentro di noi.. Ma pian piano, se alleniamo il nostro cuore, come l’udito di un musicista allenato nel riconoscere i suoi, sapremo cogliere ogni piccola nota speziata… il nostro sguardo si allargherà, i nostri orizzonti si espanderanno… e sapremo cogliere pure nelle cose piccole l’immensità che esse celano e custodiscono per noi..

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