Sono tornata nel mio luogo di sempre, nelle quattro mura colorate che ho reso “casa”, con l’anima trasmigrata in Inghilterra.
Un’emozione lunga un viaggio!
E’ inutile nascondere le mie difficoltà a ritornare alla vita di sempre…
Avrei preferito portare lì, tutte le presenze a me care ed indispensabili, ma i cambiamenti repentini ed istintivi, si sa, non sono quelli più duraturi nel tempo.
Mi sono arrampicata con lo sguardo su tutte le superfici, ed i miei occhi hanno continuato a brillare attraverso la scia di cose impresse, persone, paesaggi, inglobandoli per sempre nella memoria emotiva, quella a sud del cervello.
Ho sempre creduto che il territorio non sia una semplice realtà geografica, ma comprenda lo spazio vissuto, i luoghi dell’infanzia, ma come spiegare(mi) quella in cui non ho mai messo piede prima d’ora è un’ impresa assai ardua.
Non ho mai incontrato Lady aspettativa e non so nemmeno dove abita.
La mia compagna di avventura è stata puntuale e costante, una che sa condividere e strizzarti l’occhio sempre al momento giusto, capace di catturare angoli inconsueti.
Si, parlo di Miss Sorpresa…
Sarà che mi piace fare la colazione abbondante, impregnarmi le ossa delle atmosfere dei mercatini, circondarmi dell’immensità di verde che incontri ad ogni angolo o centro della città…
Sarà che mi piace la vicinanza delle case attaccate che creano un arcobaleno di colori, sarà che amo i contrasti, le differenze, mangiare cornish pastie fino alla nausea, il rispetto del senso civico, avventurarmi nel nuovo…
Niente era diverso da come me lo ero immaginato, anche se la pioggia scendeva giù, l’entusiasmo saliva .
Mi sono sentita come una protagonista dei libri di Doris Lessing nei suoi “racconti londinesi”, nell’osservare il mondo che mi circondava, ero ammaliata da un universo inglese fatto di diverse etnie, classi, comportamenti sociali, abitudini e riti. Costretta (si fa per dire) a rallentare i miei ritmi, sbarazzandomi della fretta e delle preoccupazioni, più vicina a guardare con la dovuta attenzione ogni minimo particolare.
in questo nuovo ordine di cose, ho riscoperto una “fisicità” dei luoghi.
“Walking across the park, the light welded buildings, trees and scarlet buses into something familiar and beautiful, and I knew myself to be at home.”
Camminando nel parco, la luce attraversò i palazzi, gli alberi ed pulman rossi a due piani, diventarono bellissimi e d all’improvviso familiari, ed io riconobbi me stessa come essere a casa – scrive Doris Lessing nel 1957
Il respiro cede nel canto d’improvvisazione di un signore che, con il suo sassofono suona nella metropolitana le note di “aint’ no sunshine..”
Sole sognato, sole inseguito, sole che illumina squarci, si diverte a creare figure geometriche anche sulle pietre di Stonhenge, scompare dietro al parlamento per riposarsi ai piedi di eros in Piccadilly circus..
Il tower bridge è “so wonderful” mentre bagna i suoi piedi nel Tamigi ed alza le braccia al cielo,al passaggio di una nave mercantile, sotto l’occhio scrutatore della ruota osservatrice più grande del mondo, che ti permette di contenere con un solo sguardo tutto il cuore di questa città.
Ho abbracciato un albero ultra centenario in st. James park, l’ho stretto per un po’, immaginando i suoi vissuti, ciò cui ha assistito, scene e scenari magari storici. Ho camminato per ore in covent garden incantata dai suoi giullari ed artisti di strada, ho guardato il cielo incorporare il blu della notte, sognando la mia prossima vita qui, o cercando di rispolverare quella precedente…
Per gli induisti, dopo la morte, ogni individuo rinasce in un altro corpo e la sua anima può tornare sulla terra con sembianze umane, animali o vegetali, io nella prossima spero di essere un albero trapiantato in Hide Park, con le radici distese nel verde e le foglie piene di uccelli…per inebriarmi di pace e canto.
Per ora… I stay on the grass.
In my mind:
Ain’t no sunshine when she’s gone.
It’s not warm when she’s away.
Ain’t no sunshine when she’s gone
And she’s always gone too long anytime she goes away.
Wonder this time where she’s gone,
Wonder if she’s gone to stay
Ain’t no sunshine when she’s gone
And this house just ain’t no home anytime she goes away.-
Bill Withers – Ain’t No Sunshine-